Il mondo dell’energia elettrica è in costante evoluzione, spinto dalla necessità di migliorare l’efficienza e ridurre gli sprechi.
Una delle tecniche chiave per ottimizzare la gestione dell’energia è il rifasamento, essenziale per garantire un uso efficace della rete elettrica. Questo processo gioca un ruolo cruciale nel rendere i sistemi elettrici più efficienti e affidabili.
In questo articolo analizzeremo il calcolo del rifasamento, evidenziandone l’importanza pratica e le principali metodologie utilizzate per ottimizzare i consumi.
Cos’è il rifasamento
Il rifasamento dell’impianto elettrico consiste nell’introduzione di componenti reattivi in un sistema elettrico per compensare la potenza reattiva e migliorare il fattore di potenza. Quest’ultima rappresenta la capacità dell’impianto di utilizzare efficacemente l’energia assorbita. La potenza reattiva, non direttamente impiegata per svolgere lavoro utile, può generare dispersioni, surriscaldamenti dei cavi e inefficienze generali.
Il rifasamento permette di correggere questi squilibri, contribuendo a un miglioramento complessivo dell’efficienza energetica.
Come funziona il rifasamento
Il rifasamento energia si basa sull’impiego di componenti reattivi, i condensatori, che immettono nel sistema una potenza reattiva di segno opposto rispetto a quella assorbita dal carico. Questo bilanciamento riduce il carico induttivo sulla rete elettrica, migliorando sensibilmente il fattore di potenza. Il risultato è un impianto più efficiente e stabile, con minori perdite e maggiore affidabilità. Il calcolo del rifasamento consente di definire con precisione l’intervento necessario per raggiungere questi benefici.
METODI DI RIFASAMENTO: SCELTA DELLA SOLUZIONE ADEGUATA
Esistono diversi metodi per effettuare il rifasamento, tra cui:
- Rifasamento Centralizzato: consiste nell’installare il rifasamento in maniera che funzioni per tutto l’impianto.
- Rifasamento Distribuito: consiste nell’installare banchi di condensatori direttamente sui singoli carichi, come motori o trasformatori, migliorando l’efficienza locale.
- Rifasamento Fisso: adatto per carichi costanti, prevede l’installazione di condensatori fissi dimensionati in base al carico.
- Rifasamento Automatico: ideale per carichi variabili, utilizza batterie di condensatori che si attivano o disattivano automaticamente in base alle necessità dell’impianto.
La scelta del metodo più appropriato dipende dalle caratteristiche specifiche dell’impianto e dai suoi profili di carico.
Il calcolo del rifasamento
Il calcolo del rifasamento è un processo che richiede una conoscenza dettagliata delle caratteristiche dell’impianto elettrico.
La potenza reattiva è una delle principali variabili da considerare. Per calcolarla, è necessario conoscere la potenza apparente, che è la combinazione di potenza attiva e reattiva. Quest’ultima può essere calcolata come la radice quadrata della potenza apparente al quadrato meno la potenza attiva al quadrato.
Una volta ottenuta la potenza reattiva, è possibile determinare il dimensionamento dei componenti reattivi necessari per il rifasamento.
Ecco come funziona il calcolo di rifasamento nel dettaglio:
La scelta della batteria di condensatori da installare in un impianto è direttamente dipendente da:
- valore del cosφ2 che si vuole ottenere
- valore del cosφ1 di partenza
- potenza attiva installata
Per determinare la potenza reattiva (QC) necessaria al rifasamento, si utilizza la formula:
QC = P x (tanφ1 – tanφ2)
Dove tanφ1 e tanφ2 sono le tangenti degli angoli di sfasamento iniziale e desiderato.
Questo calcolo permette di dimensionare correttamente la batteria di condensatori necessaria per raggiungere il fattore di potenza desiderato.
Vantaggi del rifasamento in bolletta
Un fattore di potenza basso può generare penali da parte del fornitore di energia elettrica, oltre a causare maggiori perdite e sovraccarichi sui componenti dell’impianto.
Un corretto rifasamento dell’energia permette di evitare questi problemi, migliorando la qualità dell’alimentazione elettrica e prolungando la vita utile delle apparecchiature.
Il calcolo del rifasamento è il primo passo per identificare il tipo di intervento più adatto a ridurre i costi operativi e aumentare l’efficienza dell’impianto.
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In un mondo sempre più attento all’efficienza e alla sostenibilità, il calcolo del rifasamento emerge come un importante strumento nell’ottimizzazione dell’energia elettrica. La capacità di bilanciare la potenza reattiva attraverso l’aggiunta di componenti reattivi offre vantaggi tangibili sia in termini economici che ambientali. Comprendere il calcolo del rifasamento e la sua implementazione non solo migliora la gestione dell’energia, ma contribuisce anche alla creazione di sistemi elettrici più stabili e affidabili, promuovendo un futuro energetico sostenibile.